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L'adolescenza è una fase cruciale del ciclo di vita, momento ricco e complesso, in cui tutto cambia, nel corpo, nella mente, nella relazioni. Erik Erikson, psicoanalista tedesco noto per i suoi studi sullo sviluppo, scrisse che l’adolescenza è una fase di passaggio tra “il non più e il non ancora”, non si appartiene più al modo dell'infanzia e non ancora al mondo degli adulti. È proprio questo passaggio, dall'essere un bambino al diventare un adulto, che è alla base delle crisi e delle rotture tipiche di chi attraversa questo momento della vita. Lo sconvolgimento dovuto ai cambiamenti corporei ed interni riguarda non solo il giovane ma anche tutta la famiglia che ne è coinvolta.

In questa fase dello sviluppo dei propri figli, i genitori sono chiamati ad un compito molto difficile ovvero imparare a trovare una nuova e giusta distanza, abbandonando la relazione che avevano con il bambino, accettando, valorizzando e sostenendo il giovane adulto impegnato nella ricerca della sua nuova identità.

Quando il ragazzo non si sente adeguatamente sostenuto e compreso dalla famiglia, o dalla rete relazionale esterna al nucleo familiare come la scuola, gli amici, i coetanei, puo' manifestare difficoltà importanti, come ad esempio ansia, depressione, gesti autolesionistici, disturbi dell’alimentazione, fobie sociali ecc.

La psicoterapia è per l'adolescente uno spazio importante all'interno del quale poter esprimere emozioni, pensieri, sogni, ansie, paure, mettendoli in parola, dando loro un senso con l'aiuto del terapeuta. Attraverso questo percorso il terapeuta accompagna il giovane nella comprensione, nella conoscenza e nella definizione della sua nuova identità nascente, alleviando la sofferenza e i conflitti che se vissuti nella solitudine possono diventare schiaccianti.